LA GRANDE BELLEZZA


La Roma de ‘La Grande Bellezza’: i panorami, i palazzi e gli attici del film premio Oscar 2014

Dal Gianicolo all'EUR, da Piazza Navona all'Aventino, ecco i luoghi magici della Città eterna scelti da Sorrentino per     La Grande Bellezza.


MAPPA INTERATTIVA

Articolato in tre itinerari e 31 schede descrittive ed originali, il percorso guida i cittadini ed i turisti alla scoperta di ciascun luogo, attraverso notizie storiche, riferimenti al film e informazioni pratiche che permettono di ottenere anche i permessi speciali per entrare all’interno dei siti più inaccessibili. Un lavoro reso possibile grazie ai testi che lo storico dell’arte e scrittore Costantino D’Orazio, autore del libro “La Roma Segreta del film La Grande Bellezza” (Sperling & Kupfer) ha gentilmente concesso e che descrivono i palazzi privati, i giardini nascosti, le chiese e gli scorci inediti immortalati dalla cinepresa.
“La Grande Bellezza” non mostra solo la Roma che troviamo sulle cartoline, ma quella nascosta dietro portoni, muri e cancelli che sembrano sempre chiusi. Eppure esiste un modo per visitarli, anche quando sembrano inaccessibili. Ecco una guida che vi permetterà di scoprirli, per vivere Roma come dentro un film.
Partiamo dalla casa di Jep Gambardella, il protagonista: Sorrentino la stabilisce sull’attico di un palazzo in Piazza del Colosseo nr. 9, che affaccia sul lato sud dell’Anfiteatro Flavio (Colosseo). il monumento più celebre del mondo. Qui si svolgono le feste con i trenini “che non portano da nessuna parte” e le conversazioni crudeli e annoiate di Jep con i suoi amici.
Orietta, la bella donna annoiata con cui Jep consuma una notte d’amore, vive in un appartamento di piazza Navona, proprio sotto uno dei campanili della Chiesa di Sant’Agnese in Agone, all’estremità di Palazzo Pamphilj. Viola, l’amica ricca e depressa, abita sola col figlio psicopatico a Palazzo Sacchetti, in via Giulia, dove organizza un pranzo a cui non parteciperà nessuno. Non lontano da lei vivono i fantomatici Principi Colonna di Reggio, i nobili in affitto che hanno allestito il loro museo di famiglia a Palazzo Taverna.
Sorrentino gioca con le identità dei luoghi, li intreccia e li trasforma secondo le sue esigenze narrative: i “palazzi delle principesse” che Stefano apre per Jep e Ramona sono in realtà musei che conservano alcune tra le opere più affascinanti di Roma. Dal portone di Santa Maria del Priorato all’Aventino, col buco della serratura più famoso di Roma, alle sculture dei Musei Capitolini, dal cortile di Palazzo Altemps allo scalone monumentale di Palazzo Braschi, dalla Fornarina di Raffaello in Palazzo Barberini alla falsa prospettiva di Borromini in Palazzo Spada, fino al gruppo scultoreo dei Niobidi nel cuore di Villa Medici, dove si conclude la loro affascinante esplorazione notturna.
Roma è meravigliosa soprattutto quando appare deserta: così riesce ad ammirarla Gambardella nelle sue passeggiate all’alba, di ritorno dalle feste più mondane. La prima lo conduce sul colle Aventino, dove incontra un gruppo di novizie nel portico di Santa Sabina e scopre una suora intenta a cogliere i frutti da un albero nel Giardino degli Aranci. Pochi giorni dopo lo troviamo pensieroso lungo i Muraglioni del Tevere, dove è arrivato dopo aver percorso una via Veneto deserta, che conserva solo un vago ricordo della Dolce Vita. E’ qui che si svolge la sua festa di compleanno, allestita sulla terrazza di un palazzo degli anni Trenta in via Bissolati nr. 5. Un ballo sfrenato a cui partecipano volti deformati dal botulino, che si ritrovano tutti a Palazzo Brancaccio per sottoporsi alle iniezioni del miracoloso rimedio di bellezza.
Sul lato opposto della città, Sorrentino esplora a modo suo i luoghi più celebri del Gianicolo: il cannone che spara proprio all’inizio del film si trova sotto la terrazza in cui troneggia la statua equestre di Garibaldi, circondata dai busti degli eroi della Repubblica Romana. A pochi passi, scroscia l’acqua del Fontanone, che sormonta il complesso di San Pietro in Montorio, col Tempietto del Bramante.
Anche quando la cinepresa abbandona il Centro Storico, Roma appare monumentale: la performance d’arte contemporanea va in scena nel Parco degli Acquedotti, mentre per il funerale dell’unica donna amata da Jep il regista ha preferito il Cimitero Monumentale del Verano. Spesso Sorrentino fa scelte sorprendenti, come quella di allestire un negozio di abbigliamento nell’atrio delSalone delle Fontane all’EUR, dove va in scena il monologo del funerale.
“La Grande Bellezza” è un film tra sogno e realtà, proprio come la mostra di fotografie sotto la loggia di Villa Giulia o il trucco che fa sparire la giraffa, nel cuore di Roma archeologica, alle Terme di Caracalla.
Itinerario 1 (durata circa 3 h)
- Palazzo dei Penitenzieri
- Palazzo Sacchetti
- Palazzo Taverna
- Palazzo Altemps
- Piazza Navona (con Palazzo Pamphilj, Chiesa Sant’Agnese in Agone)
- Palazzo Braschi
- Palazzo Spada
- Muraglioni del Tevere da Ponte Sisto
- Tempietto del Bramante
- Fontanone
- Gianicolo
Itinerario 2 (durata circa 3h)
- Terme di Caracalla
- Casa Pino Casagrande Aventino (non visitabile)
- Santa Maria del Priorato
- Santa Sabina
- Giardino degli Aranci
- Anfiteatro Flavio Colosseo/ Casa Jep Gambardella
- Musei Capitolini
- Angelicum
- Palazzo Brancaccio
- Scala Santa
- Cimitero monumentale del Verano
Itinerario 3 (durata circa 2h)
- Palazzo Barberini
- Via Bissolati
- Via Veneto
- Villa Medici
- Villa Giulia


Dal Gianicolo, su cui si apre La Grande Bellezza, al giardino di Villa Medici, dove Jep e Ramona svolgono la loro passeggiata notturna, dalle incredibili terrazze che ospitano le feste e le irriverenti conversazioni dei protagonisti, fino all’EUR, quello di Paolo Sorrentino è un vero atto d’amore dedicato alla Città Eterna. A 14 anni da ‘La vita è bella’ di Benigni, l’Italia torna a trionfare agli Oscar, con ‘La Grande Bellezza’, vincitore come Miglior Film Straniero 2014, in cui la vera protagonista è Roma, con i suoi luoghi magici e sconosciuti, di cui la fotografia del film è riuscita a scrutarne l’anima invisibile ai turisti. “Non basta essere competenti storici dell’arte per descrivere i luoghi in cui Paolo Sorrentino ha ambientato le splendide scene del suo film ‘La Grande Bellezza’. Bisogna conoscere la città in profondità e aver esplorato alcuni tra i suoi angoli più segreti e privati, che spesso non appaiono neanche sui libri”, spiega Costantino D’Orazio, autore di un e-book ‘La Roma segreta del film La grande bellezza’, storico dell’arte romano e profondo conoscitore della Città Eterna che, con passione e precisione documentaria, ricostruisce gli spazi “impossibili” ricreati nel film (come casa Gambardella, il cui giardino dista, nella realtà, centinaia di metri dal terrazzo). Per chi vuole vedere Roma con occhi diversi e per tutti coloro che hanno amato il film, ecco una passeggiata ideale attraverso la Grande Bellezza della città più bella del mondo.

PIAZZA S. PIETRO - ROMA



Il Gianicolo


Il Film inizia con un’inquadratura dal Gianicolo ma una delle scene più potenti del film si ha quando lo scroscio della fontana monumentale dell’Acqua Paola, conosciuta a Roma come il Fontanone del Gianicolo, si unisce al coro di voci femminili.


Roma Vista dal Gianicolo




Fontana dell'Acqua Paola - Gianicolo - Roma





Palazzo Pamphilj e Piazza Navona


In un appartamento all’interno di questo storico Palazzo nobiliare è stata girata la scena in cui Jep fa l’amore con Orietta. A Piazza Navona passeggiano di notte Toni Servillo e Isabella Ferrari.
 Palazzo Pamphili


Piazza Navona

Palazzo Spada

Attraverso la reale prospettiva Borrominiana dell’ingresso di Palazzo Spada, Ramona (Sabrina Ferilli) entra in scena per spiegare la “falsa prospettiva”.
Palazzo Spada

Villa Medici

Dopo un tour notturno nella Capitale, Jep, Ramona e Stefano giungono all’alba in questa storica villa di Roma, con un panorama mozzafiato sulla città.
Villa Medici


L’EUR e il Salone delle Fontane

Paolo Sorrentino genialmente ricrea un negozio di lusso nell’atrio del Salone delle Fontane all’EUR, ambiente che vediamo anche nella locandina del film in cui Jep (Toni Servillo) siede su un pezzo unico di marmo all’interno del Salone delle Fontane, con alle spalle la statua romana di Marforio ai Musei capitolini, e qui recita la sua ‘filosofia del funerale’.
Salone delle Fontane - Eur
La locandina del film

Il Parco degli Acquedotti

Nel film in questo luogo si svolge la scena della la folle performance dell’artista Talia Concept che si scaglia contro uno dei pilastri che sostiene l’Acquedotto. Le mura sono inoltre inquadrate più da vicino mentre Jep cammina accanto all’Acquedotto romano.

Tempietto di San Pietro in Montorio Qui Sorrentino fa entrare Je in una delle sue passeggiate solitarie.

Palazzo Taverna degli Orsini

Nel portico rinascimentale, accanto ad una delle fontane del giardino, i protagonisti cercando l’anziana suora, detta ‘la Santa’.

Palazzo Sacchetti Negli appartamenti sfarziosi del Palazzo in via Giulia abita Viola, l’amica snob e nevrotica. Alcune scene sono girate proprio all’interno dei saloni affrescati da Francesco Salviati.
Palazzo Sacchetti

Francesco Salviati - affresco in Palazzo Sacchetti


Il Colosseo


All’ultimo piano di un Palazzo anni Venti, di fronte al Colosseo, c’è la casa con terrazzo di Jep.

Il Colosseo

Palazzo anni '20 - Roma


Il Giardino degli Aranci all’Aventino


In una scena del film alcuni ragazzini giocano nel Giardino e una suora vestita di bianco coglie un arancio.

Giardino degli Aranci


Palazzo tra via Bissolati e via Sallustiana


Qui è stata ambientata la festa di compleanno di Jep Gambardella

Palazzo tra Via Bissolati e Via Sallustiana


Il Tevere


Alcune delle inquadrature del film incorniciano le rive del Tevere e il Castel Sant’Angelo.

Il Tevere

Castel S.Angelo



E dopo tanti tour e tante meraviglie, alla sera Vi attende il comfort e la "grande bellezza" di casa..nello splendido quartiere Trieste!!





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